In una stanza, enorme, tipo un palcoscenico di teatro ma in disuso, tutto di legno pavimenti quinte e tetto spiovente, ma io so che non è quello, è uno scantinato che so anche essere troppo grande per essere lo scantinato del palazzo che lo ospita, ci sono persone con me e c'è un uomo che conosco che li dice di essere il padre di un caro amico, che una volta erano die cari amici, ma non è realmente lui, come aspetto intendo, dietro a una finta parete di legno di tipo teatrale, e ci diceche va abbattuta che confina con lo studio del mio caro amico; al di là solo voci lontane che bisbigliano, nemmeno in tempo a finire la frase e qualcuno comincia a spingere facendo ondeggiare la parete io corro dall'altra parte e vedo che c'è un solo trave che la tiene sarebbe bastato tagliarlo e si sarebbe potuta smontare, invece appena dico basta spingere sento crack e crolla, vedo nitidamente le fratture nella trave e provo un forte senso di delusione e allo stesso tempo di stranimento perché in effetti non c'era li studio dietro ma era una parete più avanti.
Torno al di la e vedo lontano l'uomo con uno sguardo profondo e dico "sarebbe bastato tagliare il trave"...bibibibip bibibibip bibibibip.
L'uomo è reale , e incontrato ma non so chi è. Ndr
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