lunedì 22 ottobre 2012

Boss MicroBR

 



MICRO BR®: Digital Recorder



Boss MicroBR, mbr per gli amici, in rete si possono trovare numerosi tutorial che spiegano come usarlo, io mi limito a dare un parere e rimando a loro le spiegazioni.
L'mbr è un oggettino che si pone degli alti scopi, e se tuttavia la fase di mixing e mastering risente dei limiti della macchina, la parte di simulazione e registrazione fa il suo porco compito egregiamente.
A parte le tanto comode quanto comuni funzioni di punch in out repeat e chi piu' ne ha piu' ne metta, in pochi click si sceglie la sorgente, si attivano gli effetti ( divisi per tipo a seconda della sorgente utilizzata, ma con possibilità di scegliere tra tutti i tipi disponibili sempre).
Un enorme punto a favore e' la possibilità di usare un microfono stereo esterno electret che richiede corrente, accessorio abbastanza necessario, in quanto quello integrato suona chiuso e medioso.
Il processore effetti suona limpido, solo qualche soffio se si spinge troppo il preamp simulato con COSM; i suoni sanno essere caldi e avvolgenti o taglienti come bisturi in pochi click. Una funzione comoda e' la possibilita' di ascoltare un ingresso insertato di effetti ma registrarlo dry patchando il bus di registrazione in pre-insert, in modo da poter produrre dopo le tracce, bounciarle con diversi reamping o magari esportare le performances cosi' come escono dalle dita sulla DAW e produrla in studio al ritorno dalla sessione di registrazione in mezzo al bosco...non c'e' da scordare che stiamo parlando di un oggetto il cui principale punto di forza e' la portabilità (2AA per circa 2 ore di funzionamento).
In parallelo alla catena di insert troviamo anche un comodo reverbero indipendente, utile un po' su tutto, non e' un pcm 280 ma suona a dovere.
Il mio utilizzo si limita alla registrazione multi-take e a volte processing effetti delle singole tracce, quindi non sono la persona piu' indicata per commentare le funzioni di mix e master per arrivare al prodotto finito, piu' che altro non sono un grande fanatico dei drum pattern incorporati (ricordate di salvare con la traccia rhythm su ON altrimenti si scorda il tempo!?!), quindi di solito spendo un paio di tracce per importare la mia drum track su cui suonare e successivamente esporto tutto sul pc con il comodo wave converter per la serie br..sottolineo che come tutte le macchine roland/boss registriamo con compressione ATRAC anche se possiamo importare e esportare un formato non compresso cosi' come un mp3.
L'utilizzo delle tracce e virtuali e del bounce rende comodo fare molti take, tutti quelli che possono entrare in modo MT2 su una scheda da 2 gb!
Il player integrato l'ho usato solo come player anche se ha la possibilità di rallentare e velocizzare i brani per trasfomare il recorder in un attrezzo didattico.
In conclusione, accontentandosi dei drum pattern, o meglio registrando ritmi col microfono, e trigando con gli algoritmi di mastering si può pensare al Micro BR come un tool completo per produrre un prodotto finito di qualità media, il tutto seduto comodamente su un sasso a strapiombo in cima a una montagna!

Decisamente lo scopo vero dell'mbr è poter catturare la creatività ovunque ci si trova e in questo bisogna dire che mr. BOSS c'ha visto davvero lungo.

D.I.


Sample: Traccia Basso 90 Gradi (Dis Invitis - "manca poco..")

domenica 21 ottobre 2012

Digitech BNX3




Apriamo questo post con solo qualche parola fuori dai denti:

Sti cazzi dei trabiccoli per basso che escono ogni anno come grandi novità, una BNX3 è per sempre!

A dire il vero spesso la escludo dalle ore di studio volutamente, perché la troppa potenza mi fa facilmente perdere di vista il lato compositivo, quindi prima scrivo e poi produco e la produzione con questo tool è davvero eccellente: simulazioni a parte, che forse sono anche state superate vista la veneranda età (ma comunque non metterei in dubbio la loro qualità), non resta che soffermarsi sulla catena di effetti che offre e la loro flessibilità.
Si trova veramente ogni cosa, reverberi, delays, choruses, flangers e chi più ne ha più ne metta, ma la punta di diamante sono gli effetti proprietari di Digitech, che sulle altre macchine non si trovano, il Whammy, lo YaYa e i synth usabilissimi a differenza di altre floorboards blasonate.
Provengo da un line6 , Boss, ZOOM e con questa credo di essere arrivato al capolinea, dopo aver creato il mio preamp preferito, miscelando (WARPANDO..:) ) 2 simulazioni di pre e cabinet (cosa fattibile quasi esclusivamente nei simulatori per chitarra) lo duplico nei banchi di memoria e lo infetto di effetti...et voilà! Il suono è ricco e corposo ma nitido da essere assolutamente presente nel mix.
Il software di controllo per PC che si chiama GenEdit, da la possibilità come consueto tramite porta MIDI (l'usb non è presente in questa macchina) di configurare comodamente e graficamente ogni tipo di parametro e di assegnazione al pedale di espressione a 2 layer; è  addirittura possibile impegnare 2 oscillatori a bassa frequenza su due qualunque parametri della pedaliera, così come assegnargli il pedale di espressione, in un routing tanto flessibile che non avevo visto ancora in nessuna macchina per musicisti.
Non ho davvero nessuna critica da questo punto di vista, specie se poi voglio anche registrare o lavorare coi loop, avendo un registratore a 8 tracce on-board è possibile registrare o looppare 8 livelli di suoni differenti; ancora più comodamente con il pedale midi aggiuntivo esterno si controlla il registratore senza dover passare dal modo recorder al modo banks con pressioni multiple che vanno a sfavore della performance.
Anche se questo giocattolo riesce a soddisfare pienamente le aspettative dei bassisti in cerca di suoni qualche punto debole ce l'ha.......
.........
.........
Ah si, il registratore vista anche la vetusta età lavora con schede Smart Media la cui massima capacità è 128 MB..ovvero 3 minuti per 8 tracce o 24 minuti monofonici al sample rate di 44.100 kHz 16 bit, di buono c'è che la scheda si può sfilare dal suo slot e infilare nel computer per tirarne fuori il contenuto (.wav) bello che pronto da essere importato nell DAW per un missaggio (una valida alternativa che spesso uso vista la fragilità delle Smart Media è interfacciare direttamente la macchina con la scheda audio via S/PDIF evitando il passaggio di files).
La possibilità di inserire una sorgente esterna rende omaggio al lato didattico della pedaliera, e ancora di più la completa il fatto che ha un ingresso microfonico XLR con la possibilità di effettare il segnale in modo da poter anche cantare o riprendere altri strumenti direttamente con la macchina.
Un contro che ho riscontrato, sempre che non si tratti di un difetto della mia (acquistata usata e spedita attraverso mezzo mondo in un involucro di cartone e con alimentatore americano a 110V con trabiccolo invertitore) è il fatto che nella cuffia spingendo sui preamp si sente un po' di soffio, cosa che assolutamente non si ripropone ne nell'uscita analogica (in nessuna configurazione: bi-amp, stereobass, stereo, mono ecc)ne tanto meno in quella S/PDIF, quindi credo possa essere un difetto di un economico (anche se estremamente potente!!!) amplificatore cuffia.
In conclusione, non cercherò altri attrezzi di questo tipo, mi sento completato con questa.Anche se è vero che anche con line6 ho provato una sensazione simile, in men che non si dica ho finito la potenza di fuoco e mi sono accorto che non tutto era qualitativamente all'altezza delle simulazioni di modelli fisici, specialmente i sintetizzatori decisamente troppo impastati per un suono d'insieme.

VOTO 9-10 per la questione della sezione recorder!

Ah, nota di redattore, a spiegare la potenza di sta macchina aggiungo che è talmente flessibile che è possibile addirittura caricarci sopra il FIRMWARE della corrispettiva GNX3 per chitarra e trasformarla in una floorboard per chitarra con una marea di funzioni...dio ci scampi dalle corde di chitarra!


D.I.


Una registrazione fatta in assoltuta fregola non appena ricevuta la pedaliera!









GENEdit: Sito - File ZIP

Corsi interessanti

Ecco una foto scattata al corso di L-ACOUSTIC sull'impianto KARA...autorizzazione al montaggio ottenuta nonostante vicissitudini familiari scomode che hanno reso tutto più complesso!..Grazie a Riccardo di Fonomaster per l'invito al corso e a SISME, Giuseppe Barresi, per le nozioni.



La squadra tecnici di Fonomaster col KARA, da sx: Maurizio Capitini, Massimiliano Martelli, Daniele Pezzana, Alfredo Sebastiano.



D.I.

sabato 20 ottobre 2012

Intagli

Creatività di carbonio.



D.I.

Foto del Giorno

Un breve riassunto.


D.I.

P.V.C. - Aborted Dolls (between plastic and perversion)


Due persone si incontrano si armano di strumenti e via.
I P.V.C. erano : Nicola B. e Daniele P.

INTRO:


Plastic Utero:




Aborted Dolls:




Outro:


D.I.

Covenant Live

Giusto due parole...CHE DELUSIONE.



D.I.

Andy - Combichrist Live

CONCERTONE...tutto che trema e poi via verso il beat violento.



D.I.

TRAuM...and nightmare DEMO


Un DEMO da cui ho successivamente ripreso un brano per rivederlo...l'inizio delle questioni onemanband...

Mother 1.0:


The Butcher Store:


Another Brick in the Wall (Pink Floyd Cover):


Bela Lugosi's Dead (Only you and me face to face 1.0 - Bauhaus Cover):



D.I.

El Puerco del Dios - NINA

Ed ecco il full lenght "NINA" a cui partecipai solo per fase produttiva e live...formazione cambiata ma botta restante.

Invidias:

El Puerco del Dios:


Giubileo:


Vamonos Satanicos:


Ciquillo:



D.I.

Mr. Bubble Meets Superfly - Prove Tecniche di Trasmissione

Lontano 199...6?..7?..o giù di li, collaborando con quattro allegri funkomani è uscito questo lavoro, la prima produzione full-lenght a cui ho lavorato.
In streaming i tre brani scritti dal sottoscritto e in free download l'intero album "prove tecniche di trasmissione".



i MR. BUBBLE MEETS SUPERFLY erano:
Alex "DEM" Q.: batteria percussioni e idee;
Michele S.: chitarra e idee;
Nicolò Seggiaro basso e idee;
Gigi P.: voci e idee
Daniele P.: basso fretless (4-8-14) e idee

Caotic Brainsqueezer:


Totally Fliyng Bubble:


Musical Meltin' Pot:




D.I.

El Puerco del Dios - El Carniciero Satanicos

Dall'incoscienza giovanie di 3 persone, un giovedì pomeriggio in una reharsal room e 8 tracce di bobina un demo che ha segnato.
D.I.

El Puerco del Dios
El Carniciero Satanicos (DEMO)

INTRO:


Coridas:


El Puerco del Dios:


Ciquillo:

martedì 16 ottobre 2012

Foto del Giorno

Bambole di carta e di carne in assenza d'aria...
D.I.


STEINBERGER XL2 #5787


Eccoci alla recensione del mio secondo basso, dopo un breve periodo con uno Squier Precision, la fortunata scoperta di un XL2 fretless praticamente nuovo causa amputaz....ehm questo è un discorso a parte....Insomma, da li in poi ho trafficato, comprato, scambiato una quantità di strumenti ma questo resiste imperterrito nel mio parco bassi...è persino sopravvissuto a un furto!...sarà destino...boh..forse solo culo!

Il basso pare un giocattolo, un manico che lascia correre le dita a velocità imbarazzante, un'action perfetta e delle corde sotto le quali passa una cartina da sigaretta; l'action si regola una volta ogni giubileo e l'accordatura quasi ti scordi che serve sistemarla prima di suonare.
E' progettato per corde flat wound ma nonostante questo ha un suono solido tipico dell'elettronica firmata EMG con preamp on-board.
Il corpo in materiale composito e la tastiera in grafite fanno si che per il volume che ha non sia propriamente una piuma, ma paragonabile a un normale basso "forma classica" in legno.
L'attacco della tracolla è una sorta di boomerang imperniato al retro del corpo in maniera che lo strumento sia basculante e per suonare seduti c'è un rest pieghevole decisamente utile.
I controlli potrebbero essere di più con un'elettronica attiva, ma la miscelazione fa il suo dovere, 3 potenziometri di cui 2 per il volume dei singoli pick-up e uno per i toni, inutile dire che live occorre un pedale per il controllo del volume per i fade.

Nel player quì sotto un brano registrato con quel basso processato da un misero Behringer Bass V-Amp Pro.





Sicuramente è uno strumento versatile, adatto per tante cose per via della sua suonabilità tuttavia la spinta dei pick-up lo rende particolarmente presente dentro ai mix nel timbro punchy.

Quì sotto qualche foto del mio.

D.I.

Foto del Giorno

Sicuramente questa è la foto di oggi, il veterano Milo Milaus Ramirez, alla veneranda età di dodici anni ha sviluppato in un paio di mesi un enorme tumore alla milza...oggi il veterinario è intervenuto per asportarlo...voglio dire sarà anche lecito quello sguardo con un terzo del proprio peso in meno nell'addome!

Ora russa pigramente e ogni tanto barcolla a zonzo per il salotto esangue e sfinito...lo voglio vedere presto in forma, abbiamo delle startufate in sospeso!


D.I.



lunedì 15 ottobre 2012

domenica 14 ottobre 2012

Post Player

canzoncina....






D.I.

Foto del giorno

La prima della serie!

LACE Helix


Questo strumento è stato il classico "colpo di fulmine". 

Innanzitutto qualche dettaglio:

5-String Thru-Neck Specifications:
Patented Lace Helix Body Shape
Multi-6 Laminated Thru-Neck Maple with Mahogany Sides
34" Scale C Shape Neck -21 Frets
1 5/8" Nut Width - 15" Radius / 1 3/4" Nut Width - 17" Radius
2 Lace Alumitone 90’s Soapbar Bass Pickups
2 Lace DAT Volume Knob with 250K Pot
1 Lace DAT Tone Knob with 250K Pot
Heavy-Duty 5-String Chrome Bridge
Heavy-Duty Sealed Chrome Tuners
Rosewood Fretboard with Twisted "H" inlay at 12th Fret
Colors: Trans Black, Trans Red, Trans Blue
Weight: 8 lbs
Red Label Design Gig Bag Included



Lace helix, questo basso è comparso talmente per caso che nemmeno io so dire come ho deciso di comprarlo.
Era passato poco piu' di un anno da che qualche simpatico ladruncolo (che dio l'abbia in gloria...almeno Lui n.d.R) mi aveva forzato l'auto e l'aveva ripulita del suo contenuto, tra cui il mio BTB 405qm.
Visto l'inconveniente era un anno che l'arsenale era stabile su steinberger, asbhory, un Epy thunderbird e un fortunato quanto economico "Harper".
A quel punto la ricerca di un setup piu' "pro level" era una costante cosi' ho scritto "bass 5" su google e sbircia che ti risbircia che linka che ti rilinka ho sentito e visto il Lace...wow...innamorato!
Tenete presente che allora uscivo da storie controverse: l'harper bello di action ma scarso di pompa, il thunderbird 'eccessivamente' rock, lo steinberger che sfonda i preamp ma del legno nemmeno l'ombra e l'ashbory che ve lo dico a fare!
Mi sono trovato davanti un legno passivo,vero e vibrante con un'elettronica incredibilmente bilanciata tra i registri e i mV di output di una centrale atomica!..


Li per li mi sembrò "l'unico modo sensato" per spendere quei 1100 € appena arrivati dal lavoro con l'Orchestra...piccolo inconveniente: manco a piangere arrivano in italia...sapeva quasi di fregatura!..rischiai..




Grazie al divino intervento di Paolo Storti (XOX Guitar) sono riuscito ad averlo, e con sto sforzo il minimo e' prendere il top della linea..5 corde, due Aluma, neck-thru...bello!
Il primo impatto e' stato come imbracciare una cosa nuova, bassi ne ho avuti diversi, ma questo da un feeling del tutto diverso, l'ergonomia e' molto "calda" e il contatto col corpo gradevolissimo, lo si sente suonare addosso.
Il manico è sottile, fatta eccezione per i primi 2 tasti, il cuui diametro è maggiore, per andare successivamente ad assottigliarsi.
Non ho critiche oggettive da fare allo strumento, diciamo che a gusto mio la tastiera sarebbe stata meglio un po' piu' piatta, meno vintage come profilo e il manico non verniciato ma impregnato..tutto sommato e' un basso veloce ma con spiccati accenti vintage.
Per quanto riguarda la suonabilita' non ho incontrato limiti in nessuna tecnica dovuti allo strumento, e la pompa degli Aluma supporta un grosso range di dinamica senza perdere calore, cosa che e' predominante nello strumento, diciamo che se dovessi scegliere "la cosa migliore" del basso direi elettronica e suono di conseguenza.
Complessivamente e' uno strumento decisamente Pro per il bassista che al suono micrometricamente perfetto preferisce nitidezza quanto basta accompagnata da calore.

In conclusione: ACQUISTO DI CUI NON CI SI PENTE.

Un breve articolo tratto da una rivista del settore. (clicca per scaricare)

Qui sotto qualche sample catturato con un BOSS Micro BR senza eq ne altra post produzione e qualche immagine.


Contact: http://www.lacemusic.com


Il "Tubetto" paraculo!

Ecco un accesorio interessante per omini mitraglietta dello slap, lo slapring di Gerald Reese.



In se per se è uno oggetto alquanto semplice, ovvero una sezione di tubo di ottone del diametro di un pollice circa (dipende dal pollice che avete), ma che importa la forma, anche la ruota è solo la ruota ma ha cambiato il destino dell'umanità; beh non credo sarà così per lo slapring, ma diciamo che cambia l'approccio al funk-rock radicalmente.
Con la tecnica (vedi link) e qualche correzione alle basse che inevitabilmente si perdono un po', per via del fatto che è un robo di metallo invece che di carne come il pollice, è uno strumento che permette di guadagnare 20/30 punti di metronomo nelle triplette e nelle mitragliate di thumb.
Inizialmente risulta un po' sconfortevole (io ne ho uno solo, quindi le altre misure non le ho provate) specie se si passa da una tecnica all'altra, ma una volta abituatisi ad avere il pollice ingessato non lo si sente più e si suona con naturalezza.
Diciamo che il costo è forse un po' eccessivo (cosa di cui si deve essere reso conto anche Gerald Reese che acquistando uno Slapring permette di scaricare gratuitamente i suoi tre dischi solisti!!), ma è molto interessante quello che si può tirare fuori espressivamente.
In parole povere tutto il suono diventa molto più percussivo, ogni semplice appoggio diventa un tick tra corda e tastiera e specie nelle ritmiche serrate sembra di averne 2 per mano di pollici a solo discapito di un assottigliamento del suono, che tuttavia chi è abitato a schiacciare di compressore e pompare di preamp riuscirà senza dubbio a compensare!

Buon tartagliamento di pollici!

 


Strike...10 anni

Quando si dice un po' troppa gente, mega pienone a Via Partini.

Goog Old Boys hanno spaccato in un capannone esageratamente gonfio di gente, grande energia all'interno della struttura!


D.I.






Poi anche la compagnia era ottima..da paura insomma!




sabato 13 ottobre 2012

IL PRIMO POST

Come si dice, ogni cosa esige il suo tributo di sangue...ed ecco il primo post...insanguinato appunto...
Diciamo che se non bisognasse pigiare a forza i sacchetti nel secchio dell'alluminio si eviterebbe di tagliarsi con pezzi di lattina affilati come lamette respinti prontamente dalla paratia di gomma del cassonetto.

Comunque nulla di grave 4 punti di sutura e passa la paura, e così anche il blog è inaugurato...non resta che dire buona continuazione a me sperando che non sia necessario ripetere l'esperimento odierno per postare cose interessanti!

D.I.